Obiettivo dell’attività: restituire un modello digitale coerente e ad alta fedeltà dell’ambiente costruito, utile per le attività di gestione tecnica, manutenzione evoluta e valorizzazione del patrimonio pubblico in chiave digitale.
Le operazioni, coordinate dai ricercatori Federica Bruno Stamerra e Marina Cucinelli, si sono svolte in diversi step, integrando rilievi diretti, tecnologie aerofotogrammetriche e modellazione digitale in ambiente BIM.
Nel dettaglio:
È stato effettuato il rilievo interno diretto e indiretto degli ambienti dei tre edifici, con acquisizione fotografica di dettaglio;
Sono state realizzate riprese fotogrammetriche delle facciate e delle coperture tramite droni ad alta precisione, per una modellazione accurata dell’involucro architettonico;
È stata documentata l’intera rete impiantistica dell’edificio T20, al fine di integrare nella modellazione anche le componenti MEP (Mechanical, Electrical, Plumbing).
Il progetto rientra in una visione sistemica promossa da ENEA, orientata a una digitalizzazione completa del patrimonio costruito. L’adozione di metodologie SCAN to BIM, e più in generale del Building Information Modeling, consente non solo di creare gemelli digitali ad alta risoluzione, ma anche di attivare nuove strategie per:
la manutenzione predittiva degli immobili;
la pianificazione tecnica ed economica degli interventi;
la valorizzazione del patrimonio pubblico in ottica sostenibile.
“Le metodologie digitali evolute sono oggi uno strumento strategico per un’amministrazione pubblica che voglia coniugare innovazione, efficienza e sostenibilità. Con il progetto ENEA stiamo contribuendo concretamente alla trasformazione digitale della gestione immobiliare”, fanno sapere dal team VAM di CETMA.
Questo intervento rafforza ulteriormente l’esperienza e la posizione del CETMA come partner tecnologico di riferimento nel campo della digitalizzazione del costruito, combinando know-how multidisciplinare, tecnologia avanzata e visione sistemica.