Nel corso dei tre anni di progetto, l’area VAM – Virtual, Augmented Reality & Multimedia del Dipartimento NED – New Technologies and Design ha sviluppato per SCENE una serie di prodotti digitali avanzati dedicati a due siti simbolo del patrimonio culturale salentino:
il Castello Volante di Corigliano d’Otranto;
la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina.
Il team ha realizzato ricostruzioni tridimensionali ad alta precisione, tour virtuali immersivi e video interattivi a 360°, dimostrando come le tecnologie XR rappresentino oggi strumenti concreti per la documentazione, la conservazione digitale e la valorizzazione dei beni culturali. Questi contenuti sono stati integrati nella piattaforma europea SCENE, testati su casi d’uso reali e validati in diversi contesti professionali, con un impatto particolarmente rilevante nel settore della produzione audiovisiva.
Le soluzioni sviluppate da CETMA sono state utilizzate nelle fasi di pre-produzione e produzione cinematografica, offrendo vantaggi operativi evidenti:
riduzione dei costi di sopralluogo;
pianificazione più efficace delle scene;
accesso virtuale a luoghi complessi o fragili;
innovazione dei processi creativi.
Grazie alla possibilità di esplorare gli ambienti in VR prima delle riprese, registi, scenografi e tecnici hanno potuto lavorare con un livello di precisione e flessibilità finora impensabile.

Durante l’evento finale, Stefania Catanzaro è intervenuta nel primo panel della tavola rotonda “Bridging Audiovisual Production and Cultural Heritage Through Next-Generation Technologies”, dedicato al tema “dove l’identità culturale incontra le tecnologie cognitive”.
Nel suo intervento ha sottolineato come l’uso di tecnologie all’avanguardia debba sempre muoversi nel rispetto dell’identità dei luoghi: “Le tecnologie immersive possono essere strumenti estremamente potenti per raccontare, documentare e valorizzare il patrimonio culturale. Ma il loro impatto deve essere guidato da responsabilità, ascolto e sensibilità verso chi quei luoghi li custodisce e li vive.”
L’approccio adottato da CETMA per SCENE ha messo al centro collaborazione, rispetto e partecipazione. Fin dall’inizio, il team ha lavorato a stretto contatto con amministrazioni locali, enti ecclesiastici, storici dell’arte e comunità, instaurando un dialogo continuo per garantire una rappresentazione autentica e rispettosa dei luoghi digitalizzati.
Sono stati coinvolti e ringraziati:
Comune di Corigliano d’Otranto;
Comune di Galatina;
Arcidiocesi di Otranto.
Questa cooperazione è stata essenziale per prevenire usi impropri dei contenuti digitali e per assicurare che la comunità percepisse la digitalizzazione come un valore aggiunto, e non come un’esportazione indiscriminata del patrimonio.
Il progetto SCENE dimostra come le tecnologie immersive possano diventare strumenti culturali e sociali, capaci di ampliare l’accesso, semplificare i processi creativi, ridurre l’impatto sui siti più fragili e, soprattutto, costruire nuove forme di narrazione del patrimonio. Per CETMA questo risultato si inserisce in un percorso iniziato oltre trent’anni fa, fatto di collaborazioni con Comuni, enti culturali e Pubblica Amministrazione, sempre con una visione: usare la tecnologia non per sostituire la memoria, ma per amplificarne la capacità di attraversare il tempo.