Di seguito l’intervista a Marco Alvisi, Direttore Generale di CETMA, pubblicata nell’ultimo numero di Scientifica Journal, il magazine di Scientifica Venture Capital dedicato al mondo della scienza e dell’innovazione.
Buongiorno, Dottor Alvisi, grazie per averci dedicato del tempo. Potrebbe iniziare dandoci una panoramica del CETMA, illustrandone la missione e i principali ambiti di ricerca?
Buongiorno e grazie per l’opportunità. Il CETMA è uno dei più grandi centri di ricerca privati in Italia, indipendente da grandi gruppi industriali. La nostra missione è promuovere l’innovazione nel Mezzogiorno, assistendo aziende e istituzioni nel loro sviluppo attraverso soluzioni tecnologiche su misura.
Operiamo in settori multidisciplinari che includono l’ingegneria dei materiali, l’ingegneria informatica e il design industriale, offrendo un servizio integrato che risponde alle esigenze di innovazione di prodotto e di processo.
Ci può raccontare quali sono alcuni dei progetti di ricerca più significativi attualmente in corso presso il vostro centro?
Sono molti i progetti che il team del CETMA sta portando avanti, il che ci vede impegnati su molteplici campi, dalla digitalizzazione, passando per l’economia circolare fino ad arrivare a tecnologie relative a smart materials.
Ad esempio, per citarne alcuni nel campo della digitalizzazione, abbiamo CARETRON che mira a sviluppare un sistema avanzato di gestione della manutenzione (CMMS) per ridurre i tempi di fermo dei macchinari industriali, oppure ALGHO4OFFICE che sfrutta l’intelligenza artificiale per semplificare e automatizzare i processi collaborativi, sviluppando uno strumento da integrare con i principali sistemi di Smart speaker e delle Conference Call per migliorare l’esperienza dell’utente all’interno dell’organizzazione aziendale.
Per quel che riguarda l’economia circolare, possiamo menzionare PLOOTO, volto a sviluppare un sistema informativo che supporti le aziende nella transizione verso pratiche più sostenibili e circolari, minimizzando gli scarti e migliorando la tracciabilità delle materie prime seconde; oppure REFRESH, che esplora approcci circolari innovativi per il riciclo di materiali compositi come la vetroresina, proveniente dallo smantellamento di pale eoliche.
Parlando di tecnologia relativa agli smart materials possiamo menzionare SIDRO, che rientra tra i progetti di ricerca e sviluppo per l’idrogeno nell’ambito del PNRR, oppure RICREARE, che si inserisce nel contesto di soluzioni di recupero di scarti aeronautici nella prospettiva industria 4.0 e sostenibilità.
Questi sono solo alcuni dei numerosi progetti che il team di ricercatori del CETMA sta portando avanti.
Beh è davvero impressionante la molteplicità di ambiti che trattate. Data la vastità dei temi trattati per le attività di ricerca, ci sono state o ci sono delle sfide che vi siete trovati ad affrontare?
Sono varie le sfide che affrontiamo. È un periodo denso di opportunità per l’innovazione industriale e le risorse europee, nazionali e regionali sono particolarmente rilevanti, ma la velocità di alcune transizioni tecnologiche è aumentata.
Si pensi all’intelligenza artificiale, alla robotica e, in generale, alle tecnologie digitali con le loro implicazioni regolamentari e normative. Riuscire a mantenere il passo in maniera economicamente sostenibile per un organismo privato di ricerca e no profit come il nostro è la prima sfida non semplice da vincere, considerando le capacità di investimento dei grandi gruppi del mondo digitale e il dinamismo delle start-up dei nativi digitali.
L’altra grande sfida è la competizione per i talenti. Il sistema accademico italiano in questa fase storica non riesce a formare, in ambito STEM, un numero sufficiente di risorse umane qualificate rispetto alle richieste di mercato e questo porta gli attori presenti a contendersi le risorse più qualificate.
Ci piacerebbe farle un’ultima domanda, Dottor Alvisi, per comprendere quanto e in che modo le vostre attività di ricerca contribuiscono allo sviluppo economico e sociale del territorio?
La maggior parte dei nostri servizi di innovazione – frutto delle attività di ricerca industriale cofinanziate a livello regionale, nazionale ed europeo – sono destinati a micro, piccole e medie imprese del territorio pugliese.
Dal 2022, il CETMA fa parte di Enterprise Europe Network, che sostiene l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese. Inoltre, coordiniamo CETMA-DIHSME, uno degli European Digital Innovation Hub, che assiste le PMI di Puglia e Basilicata nell’adozione di tecnologie digitali avanzate, favorendo la transizione digitale e l’efficienza produttiva del territorio. Contribuiamo anche allo sviluppo delle start-up locali, offrendo competenze specifiche e supporto per accedere a finanziamenti agevolati.